La scelta del compressore d’aria corretto per la vostra azienda può essere un processo molto complicato. Quando si acquista un nuovo compressore, bisogna essere sicuri di tener conto della qualità e della quantità di aria che la sua applicazione richiede.
Una volta stabilita la taglia – in base alla pressione, alla portata e ai parametri basati sull’applicazione – è necessario calcolare l’investimento a partire da tutti i costi del ciclo di vita del compressore.
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Costo d’acquisto
Il costo iniziale di un compressore rappresenta la parte più piccola del totale investimento.
Quando si valuta tale spesa, è importante considerare che questa non sempre rispecchia il costo dell’intero ciclo di vita.
Ad esempio, l’acquisto di un macchinario economico a bassa efficienza energetica può richiedere costi di energia molto elevati. -
Costi di manutenzione
I costi per la manutenzione di un compressore sono investimenti necessari a garantire il corretto funzionamento dell’impianto nel tempo e a mantenerlo in condizioni ottimali, per ridurre al minimo il rischio di incorrere in spese impreviste.
Tali costi prevedono:
– Acquisto di parti di ricambio;
– Mano d’opera dei tecnici specializzati;
– Visite ispettive. -
Costi energetici
L’efficienza di un compressore è determinante in termini di risparmio. Sono diverse le azioni che si possono effettuare per garantire un’alta resa energetica, come i check-up del proprio impianto o la ricerca di fughe.
Le aziende che prestano attenzione a questo parametro sono quelle che ottengono i risparmi maggiori a lungo termine, riuscendo ad ammortizzare efficacemente il costo del macchinario.
Come abbiamo visto, la convenienza del compressore d’aria non dipende soltanto dal prezzo di acquisto, ma dal costo di tutto il ciclo di vita del macchinario, che può avere un importante impatto nel budget aziendale.
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